Per te che sei un libero professionista, avere una protezione dagli infortuni è fondamentale per far fronte ad eventuali interruzioni dell’attività lavorativa. Immagina un infortunio che potrebbe impedirti di lavorare. Quanto la tua stabilità economica e dei tuoi cari ne risentirebbe? 

Una corretta copertura Infortuni permetterebbe al professionista di far fronte alle spese legate all’infortunio e, con le giuste garanzie, anche di ottenere un rimborso per i giorni in cui non si è potuti esercitare al 100% l’attività lavorativa.

Sottoscrivere una polizza infortuni ha l’obiettivo di tutelare la propria persona da conseguenze invalidanti in caso di un infortunio e tutelare il proprio patrimonio. La polizza, oltre a garantire un indennizzo per l’invalidità permanente, garantisce di norma anche un capitale in caso di decesso legato ad un infortunio e una diaria in caso di inabilità all’attività lavorativa.

È importante però evidenziare e sottolineare il termine infortunio per comprendere correttamente la portata della polizza:

Si definisce infortunio un evento che abbia contemporaneamente i 3 punti indicati: 

  • una causa fortuita come ad esempio la perdita di equilibrio;
  • un evento violento come l’impatto con il suolo o l’urto contro un ostacolo;
  • una origine esterna quindi non legata ad una malattia che abbia avuto origine all’interno della persona.

Riportiamo di seguito alcuni esempi di infortuni più frequenti: 

  • un incidente durante la circolazione in auto che provochi lesioni fisiche;  
  • un infortunio durante l’attività lavorativa (anche se si è dipendenti);
  • un infortunio durante il tempo libero: durante una discesa in scii, una uscita in moto, una escursione in montagna ecc. 
  • un infortunio durante l’attività casalinga.

Il libero professionista può decidere di assicurarsi contro i rischi della perdita di guadagno in caso di malattia o infortunio, situazioni in cui spesso il libero professionista non può più svolgere la sua attività con lo stesso grado di occupazione e ricavare il suo reddito abituale.

Al freelance è lasciata carta bianca anche per quanto riguarda la previdenza professionale. I liberi professionisti che non fanno riferimento a nessuna cassa pensioni rischiano ingenti lacune previdenziali in caso di perdita di guadagno dovuta a malattia o infortunio; la copertura del 1° pilastro, l’AVS/AI, è infatti insufficiente. Per scongiurare il rischio di dover mettere mano ai propri risparmi o, nel peggiore dei casi, contrarre debiti in situazioni d’emergenza, a freelance e lavoratori indipendenti si consiglia un’assicurazione per incapacità di guadagno.

Questa importante assicurazione consente ai liberi professionisti di preservare invariato il proprio tenore di vita anche se il reddito derivante dall’attività lavorativa dovesse venire meno a causa di un’invalidità.

Una polizza Infortuni dedicata al libero professionista dovrebbe garantire almeno il decesso, l’invalidità permanente e il rimborso spese derivante da un infortunio. Il tutto possibilmente con capitali assicurati capienti e tarati sulle reali necessità finanziari dell’assicurato.


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